Pubblicare un libro

Come pubblicare un libro? Un’impresa ardua, molto! I motivi? Eccone qualcuno.

Le case editrici ricevono almeno come minimo 40 manoscritti al giorno e anche le più piccole si trovano a dover gestire centinaia di manoscritti.

Si può provare a portare il manoscritto direttamente nella redazione di una grande casa editrice?

Certo! Mettiamo caso che un redattore o un editor della Mondadori, ad esempio, “accetti” di vederci. Ci si reca all’appuntamento, gli si porta il libro e gli si elencano tutte le qualità del manoscritto. Che farà lui? 

Nella migliore delle ipotesi, ringrazierà e ci dirà che farà sapere! Poi, darà il libro a un lettore, che lo leggerà  per lui in modo solitamente blando (solo poche pagine, per inciso). Se queste pagine non convincono, ovviamente il libro sarà cestinato e l’autore, nella migliore delle ipotesi, riceverà la classica lettera precompilata di rifiuto. Nella peggiore… l’autore non riceverà risposta alcuna e resterà a rimuginarci su per anni e anni.

Ma perché tante case editrici fanno cosi? Ossia nemmeno leggono i manoscritti e li buttano dopo 2 pagine? Semplice.

Le grandi case editrici hanno loro autori di riferimento e loro agenti quindi aprono le porte solo a chi è conosciuto o si sa vendere bene. Se, ad esempio, un medico (che fa il chirurgo plastico e passa da Rai 1 a Rai 2 dalla Mediaset a La7) scrive un libro, ovviamente in tante faranno a gara per pubblicarlo! Leggeranno il suo libro, gli affiancheranno un editor bravissimo oppure un ghostwriter, qualora ci fosse bisogno di rinforzarne la struttura se non di riscriverlo, di sana pianta! E così, via dicendo, metteranno in campo tutte le loro tecniche di persuasione occulta (vedi: strategie di marketing) perché, essendo l’autore conosciuto, sicuramente farà un discreto numero di vendite. Tutte queste cose per un esordiente sarebbero onerose, anche per una grande casa editrice, che ci penserà una dieci cento volte prima di decidere se “rischiare” oppure no!

Le piccole case editrici? Sono le poche che leggono o perlomeno si sforzano di farlo. Perché autori buoni ma sconosciuti… ce n’è in giro.

MAI e sottolineo MAI pagare per pubblicare perché è una truffa bella è buona…

Si fa prima ad andare da un tipografo… Si risparmierà sicuramente!

Questione agenzie. Le grandi agenzie, quelle che hanno sfondato, chiedono soldi per leggere il manoscritto e stilare una scheda di valutazione, è vero, ma è decisamente meglio intraprendere questa strada, piuttosto che quella di inviare manoscritti a casaccio. Un’agenzia analizza il testo e dice se può andare oppure no; in agenzia sono sinceri (del resto si fanno pagare, appunto!) e non ti garantiscono la pubblicazione: se il libro vale, ti aiutano a migliorare il libro. Ma se il libro non vale… perlomeno  te lo dicono. Ovviamente, ci sono agenzie e agenzie: ogni tanto, ma assai di rado, si incrociano pure agenzie che, dopo essere state pagate da te autore per leggere il libro e farti una scheda poi decidano di rappresentarti gratis, ovviamente con una richiesta di percentuale su eventuali contratti di edizione che riuscirà a farti stipulare.

Per tutti questi motivi, le piccole case editrici, quelle che lavorano bene e non chiedono soldi, sono importanti perché permettono ad autori sconosciuti di muovere i primi passi in un mondo dove la meritocrazia e la bravura contano fino a un certo punto (o forse quasi niente). Lasciate  perdere le grandi case. Se non avete una conoscenza nemmeno vi leggono… oppure dovete aver scritto davvero una cosa straordinaria e farvi una pubblicità immensa in primis e sperare parecchio in secundis…

Vi invito, quindi, prima a cercare le piccole case editrici, ACCERTANDOVI CHE NON CHIEDANO CONTRIBUTI ALL’AUTORE (troppo facile pubblicare, se paghi tu, un libro che difficilmente troverai nelle librerie e non potrai nemmeno denunciarli per truffa. Purtroppo in Italia va cosi!).

Per il resto, come sempre, ci vuole anche fortuna… sia perché sono tantissime le persone che scrivono, sia perché per fare il botto ci vuole anche coraggio.

Infine, ma non da ultimo, persino pubblicare con una grande casa editrice non è sinonimo di successo garantito. Ci sono tanti autori che, pur pubblicando con una grande casa editrice, sono spariti nel nulla. Dimenticati chissà dove!

Les Flaneurs per sempre!

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